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Considerazioni introduttive, conferenza stampa

25 settembre 2025
Martin Schlegel, presidente della Direzione generale
Antoine Martin, vicepresidente della Direzione generale
Petra Tschudin, membro della Direzione generale
Conferenza stampa della Banca nazionale svizzera, Zurigo

Riassunto

Decisione di politica monetaria

Abbiamo deliberato di mantenere invariato il tasso guida BNS allo 0%. Gli averi a vista detenuti dalle banche sui nostri conti continueranno a essere remunerati fino a un determinato limite al tasso guida BNS. La riduzione rispetto al tasso guida BNS applicata agli averi a vista eccedenti tale limite resterà pari a 0,25 punti percentuali. Ribadiamo la nostra disponibilità ad agire all'occorrenza sul mercato dei cambi.

La pressione inflazionistica è rimasta praticamente immutata rispetto al trimestre precedente. La nostra politica monetaria contribuisce a mantenere l'inflazione nell'area di stabilità dei prezzi e sostiene l'andamento dell'economia. Continueremo a osservare la situazione e adegueremo se necessario la politica monetaria per garantire la stabilità dei prezzi.

Gentili signore, egregi signori,

in qualità di presidente sono lieto di darvi il benvenuto, a nome della Direzione generale, alla conferenza stampa della Banca nazionale svizzera. Innanzitutto illustreremo la decisione di politica monetaria e approfondiremo l'andamento dell'inflazione e dell'economia. In seguito spiegherò perché abbiamo scelto di pubblicare una sintesi delle discussioni di politica monetaria. Al termine dei nostri interventi saremo a disposizione, come di consueto, per rispondere alle vostre domande.

Decisione di politica monetaria

Comincerò quindi dalla nostra decisione di politica monetaria. Abbiamo deliberato di mantenere invariato il tasso guida BNS allo 0%. Gli averi a vista detenuti dalle banche sui nostri conti continueranno a essere remunerati fino a un determinato limite al tasso guida BNS. La riduzione rispetto al tasso guida BNS applicata agli averi a vista eccedenti tale limite resterà pari a 0,25 punti percentuali. Ribadiamo la nostra disponibilità ad agire all'occorrenza sul mercato dei cambi.

La pressione inflazionistica è rimasta praticamente immutata rispetto al trimestre precedente. La nostra politica monetaria contribuisce a mantenere l'inflazione nell'area di stabilità dei prezzi e sostiene l'andamento dell'economia. Continueremo a osservare la situazione e adegueremo se necessario la politica monetaria per garantire la stabilità dei prezzi.

Previsione di inflazione

Parlerò dapprima dell'andamento dell'inflazione. Nel periodo successivo all'ultimo esame della situazione economica e monetaria essa è leggermente aumentata, passando da -0,1% in maggio allo 0,2% in agosto. A questo incremento ha contribuito in particolare il maggior rincaro dei prezzi del settore del turismo e dei beni importati.

Rispetto a giugno la pressione inflazionistica è pressoché invariata. A breve termine l'inflazione dovrebbe risultare leggermente più elevata, ma a medio termine la nostra previsione condizionata rimane immutata. Essa si attesta lungo l'intero orizzonte previsivo nell'area di stabilità dei prezzi (cfr. grafico). Nella media annua si colloca, come nel trimestre precedente, allo 0,2% per il 2025, allo 0,5% per il 2026 e allo 0,7% per il 2027 (cfr. tabella). La nostra previsione si basa sull'assunto che il tasso guida BNS rimanga pari allo 0% lungo l'intero orizzonte previsivo.

Passo ora la parola a Antoine Martin, che riferirà in merito alle prospettive economiche internazionali.

Prospettive economiche internazionali

La crescita dell'economia mondiale è un po' rallentata nel primo semestre del 2025. In particolare negli Stati Uniti l'andamento è stato meno dinamico rispetto all'anno scorso. La crescita è proseguita a un ritmo contenuto nell'area dell'euro, mentre è risultata solida in Cina. L'espansione della congiuntura globale è smorzata dai dazi statunitensi e dalla perdurante elevata incertezza. Negli Stati Uniti l'inflazione è salita negli ultimi mesi. Ciononostante, dato che nello stesso tempo sono aumentati i rischi al ribasso per la crescita dell'occupazione, di recente la politica monetaria statunitense è stata allentata. Nell'area dell'euro l'inflazione si è mossa in prossimità del valore obiettivo della banca centrale e i tassi di politica monetaria sono stati lasciati invariati.

Nel nostro scenario di base ci attendiamo che nei prossimi trimestri la crescita dell'economia mondiale risulti contenuta. I dazi statunitensi dovrebbero frenare il commercio internazionale e assottigliare il potere d'acquisto delle famiglie negli Stati Uniti. Inoltre, la persistente forte incertezza ha un impatto negativo sull'attività di investimento delle imprese. L'inflazione negli Stati Uniti dovrebbe rimanere sostenuta ancora per un certo tempo. Nell'area dell'euro invece essa dovrebbe confermarsi vicina al valore obiettivo.

Il grado di incertezza riguardo al nostro scenario per l'economia mondiale resta elevato. Ad esempio, le barriere commerciali potrebbero essere ulteriormente innalzate e portare a un maggiore rallentamento dell'economia mondiale. Tuttavia, non è neanche da escludere che questa si mostri più resiliente di quanto ipotizzato.

Giungo così alla situazione in Svizzera, che sarà presentata da Petra Tschudin.

Prospettive per l'economia svizzera

In Svizzera nel secondo trimestre la crescita economica è risultata debole. Dopo un vigoroso incremento nel trimestre precedente, il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato appena dello 0,5%. Le forti oscillazioni nella prima metà dell'anno sono riconducibili soprattutto all'industria farmaceutica, dove la creazione di valore aggiunto è cresciuta notevolmente nel primo trimestre in seguito all'anticipazione delle consegne negli Stati Uniti. Nel secondo si è osservato un movimento contrario corrispondente, mentre i comparti dei servizi hanno sostenuto la congiuntura. La disoccupazione ha continuato a salire negli ultimi mesi.

Le prospettive economiche per la Svizzera si sono offuscate a causa del netto aumento dei dazi statunitensi. Questi dovrebbero frenare soprattutto le esportazioni e gli investimenti. Particolarmente colpite sono le imprese dell'industria meccanica e orologiera, mentre le conseguenze per altri rami, in particolare nel settore dei servizi, sono finora limitate. Pertanto, molti indicatori congiunturali continuano a segnalare una situazione stabile e una crescita moderata. Per l'intero 2025 ci attendiamo tuttora un aumento del PIL compreso fra l'1% e l'1,5%, mentre per il prossimo anno, alla luce dei dazi e dell'elevata incertezza, ci aspettiamo una crescita di poco meno dell'1%. In tale contesto la disoccupazione dovrebbe progredire ulteriormente.

Le prospettive economiche per la Svizzera permangono incerte. I rischi principali risiedono nella politica commerciale statunitense e nell'andamento dell'economia mondiale.

Restituisco quindi la parola a Martin Schlegel.

Prospettive per la politica monetaria

Signore e signori, ritorno ora sulla politica monetaria.

Negli ultimi trimestri abbiamo nettamente abbassato il tasso guida BNS. Questo allentamento della politica monetaria ha contribuito a impedire un'ulteriore contrazione dell'inflazione da maggio in poi. La nostra politica monetaria continua ad avere un effetto espansivo. Infatti, supponendo un tasso guida BNS invariato, la nostra previsione condizionata mostra che l'inflazione dovrebbe aumentare leggermente nei prossimi trimestri.

Oggi abbiamo deciso di lasciare invariato il tasso guida BNS. Le prospettive di inflazione a medio termine sono praticamente immutate rispetto al trimestre precedente. La nostra previsione condizionata si attesta lungo l'intero orizzonte previsivo nell'area di stabilità dei prezzi che assimiliamo a un tasso di inflazione compreso fra lo 0% e il 2%.

I dazi statunitensi rappresentano una grossa sfida per le imprese che vi sono soggette e potrebbero rallentare l'attività. In questa situazione la nostra politica monetaria sostiene anche l'attività economica.

L'incertezza riguardo all'evoluzione dell'inflazione e dell'economia rimane marcata. Continueremo a osservare la situazione e adegueremo se necessario la nostra politica monetaria per garantire la stabilità dei prezzi a medio termine. Ribadiamo la nostra disponibilità ad agire all'occorrenza sul mercato dei cambi.

Pubblicazione di una sintesi delle discussioni di politica monetaria

Vorrei ora parlare della nostra comunicazione, un argomento cui attribuiamo grande importanza alla BNS. La comunicazione non è fine a se stessa, bensì ci aiuta ad assolvere il nostro mandato, in primo luogo perché supporta la trasmissione della politica monetaria e in secondo luogo perché è funzionale all'obbligo di rendiconto.

Per poter essere compresi nel miglior modo possibile, affiniamo continuamente i nostri strumenti in tale ambito. Con questo obiettivo pubblicheremo d'ora in poi anche una sintesi delle discussioni tenute durante l'esame della situazione economica e monetaria. La prima apparirà fra quattro settimane sul nostro sito Internet. La sintesi conterrà in particolare la nostra valutazione dei cambiamenti del contesto economico e le nostre considerazioni sulla necessità di intervento di politica monetaria che ne deriva.

I contenuti rifletteranno il nostro assetto istituzionale. La Direzione generale è un'autorità collegiale che comunica con un'unica voce le proprie decisioni verso l'esterno. Nelle sintesi saranno riportate diverse riflessioni e argomentazioni emerse durante la discussione, che non verranno tuttavia attribuite a singoli membri della Direzione generale. Durante il nostro esame della situazione conduciamo un dibattito aperto, come aperto ne è l'esito. Per il nostro processo decisionale questa cultura della discussione improntata all'apertura è fondamentale e il testo delle nostre sintesi dovrà tener conto di questo aspetto.

Signore e signori, vi ringrazio per l'attenzione. Siamo ora a disposizione per le vostre domande.

Autori e autrici

  • Martin Schlegel
    presidente della Direzione generale

  • Antoine Martin
    vicepresidente della Direzione generale

  • Petra Tschudin
    membro della Direzione generale

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