Mercati finanziari e attuazione della politica monetaria: un rapporto in evoluzione

Andréa M. Maechler, membro della Direzione generale

Aperitivo "Mercato monetario", Ginevra, 17.11.2016

Dalla crisi finanziaria mondiale nel 2008 i rapporti fra la politica monetaria e i mercati finanziari sono sotto certi aspetti cambiati. Per le banche centrali questo cambiamento riguarda principalmente la trasmissione degli impulsi di politica monetaria alla congiuntura e ai prezzi dei beni attraverso i mercati finanziari. Prima della crisi, le banche centrali si avvalevano di un unico strumento per l'attuazione della politica monetaria. Solitamente si trattava di un tasso di interesse a breve termine, controllato più o meno direttamente dalla banca centrale. La trasmissione degli impulsi di politica monetaria cominciava dal mercato monetario giungendo all'economia attraverso diversi canali, tra cui quelli del tasso di interesse, del credito, del tasso di cambio e dei prezzi delle attività finanziarie.

Sulla scia della crisi finanziaria, le banche centrali hanno ridotto i tassi di riferimento a un livello uguale o prossimo allo zero. Nell'ottica di allora le possibilità offerte dallo strumento classico del tasso di interesse erano quindi esaurite. Per poter garantire malgrado ciò la trasmissione della politica monetaria, le banche centrali hanno fatto ricorso a misure non convenzionali: alcune di queste non agiscono più tramite il mercato monetario, bensì direttamente sul mercato dei capitali e dei cambi. In tal modo il campo d'azione della politica monetaria si è ampliato ed è aumentata l'influenza delle banche centrali sui mercati finanziari.

L'adozione di misure non convenzionali pone diverse sfide per l'attuazione della politica monetaria. La Banca nazionale svizzera, la cui politica monetaria si basa sul tasso di interesse negativo e sugli acquisti di valuta, ha dovuto approfondire le sue conoscenze del mercato, intensificare i contatti con quest'ultimo e affinare gli strumenti di analisi.

Se le banche centrali influenzano maggiormente i prezzi dei mercati finanziari, tali prezzi potrebbero scostarsi dall'economia reale e dipendere in maniera preponderante dalla politica monetaria. Si osserva infatti che certi rapporti e correlazioni tradizionali sui mercati finanziari sono mutati negli anni scorsi. Tuttavia, ciò potrebbe essere dovuto non soltanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, bensì anche alla globalizzazione dei mercati finanziari e al comovimento della congiuntura e dei prezzi. Inoltre, il fatto che talune notizie negative provenienti dall'economia siano interpretate positivamente dai mercati è un fenomeno antecedente alla crisi finanziaria, in particolare per i mercati azionari. È difficile pertanto valutare con certezza in che misura l'accresciuta attività delle banche centrali sui mercati finanziari abbia mutato i rapporti fra i prezzi e le correlazioni tradizionali. In definitiva, i prezzi dei mercati finanziari continuano a rispecchiare le aspettative degli investitori sull'andamento futuro dell'economia e dell'inflazione.